LICENZA
Si chiamava Digentia dal nome del fiume che le scorre ai piedi e per corruzione di linguaggio si disse anch’esso Licenza. Il castello appartenne d’antica data agli Orsini. Si ritiene l’avessero da Celestino III (1191). Subì nel Pontificato di Alessandro VI le vicende dei feudi degli Orsini. Il 17 agosto 1632 con instrumento Belgi e Nuccola Mario, Carlo e Ettore Orsini vendettero due terzi di Licenza al principe M. Antonio Borghese. Nel 1687 Giulio Orsini possessore del terzo rimanente fu autorizzato con chirografo di Innocenzo XI a riprenderne un terzo dai Borghese dando loro un terzo di Roccagiovine. Nel 1761 Roberto Orsini possessore di due terzi di Licenza li vendette al principe Camillo Borghese possessore dell’altro terzo. Rimase Licenza ai Borghese. Ha un palazzo baronale nella rocca; una chiesa dell’Immacolata Concezione e chiese minori. Di fronte a Licenza, dall’altra parte del fiume una fontana chiamata nei secoli scorsi “degli Orsini” e poco lontano da essa i ruderi della villa di Quinto Orazio Flacco.
FRAZIONE CIVITELLA DI LICENZA
Seguendo le vicende di Licenza fu degli Orsini; in atto del 3 gennaio 1288 Francesco Orsini di Giacomo rinunziò a favore del fratello Napoleone ai diritti su Percile e Civitella, in cambio d’analoga rinunzia, a suo favore, del detto Napoleone ai suoi diritti su Licenza e Saccomuro. Negli indici dei documenti dell’arch. Orsini, Civitella figura sino al 1567 fra i castelli della famiglia. Prima della fine del secolo XVI passò agli Atti di Todi, fu venduta con istrumento Bulgarini del 5 febbraio 1608 a Gio. Batt. E M. Antonio Borghese. Rimase ai Borghese. Ha una chiesa dei Ss. Filippo e Giacomo.
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Pagina aggiornata il 13/12/2024